Category Ambiente

Locandina archeopedalata del 19 settembre – settimana della mobilità sostenibile

Settembre 17, 2015 AmbienteCulturaMobilità e Trasporti

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La Cavalleria pedalante della mobilità alternativa

Giugno 30, 2015 AmbienteMobilità e Trasporti

In anni ormai lontani, prima che l’Italia si trasferisse in massa sulle quattro ruote del motore a scoppio, a dominare le nostre povere strade era ancora la bicicletta. Con lei si andava a lavorare e a scuola. Con la bicicletta arrivava l’arrotino, passava di notte la guardia notturna, girava l’operaio dell’Acea per cambiare le lampadine ai vecchi lampioni. Con quelle sistemate a triciclo passava il lattaio, il “peracottaro” (più propriamente rivenditore di pere cotte) e quello delle ricotte. D’estate il gelataio con le due vaschette rigorosamente al cioccolato e al limone, oppure il rivenditore dell’acqua minerale con i fiaschi impagliati riempiti all’Acqua Egeria della Caffarella o alle Capannelle. In bicicletta arrivava pure la “levatrice” per assistere le partorienti. In tutto questo trafficare di pedali non era raro nelle cronache dei giornali trovare la notiziola: “Pedone investito da ciclista”. La bicicletta già agli inizi del secolo scorso era entrata anche nell’esercito, in dotazione ai bersaglieri per farli correre più veloci incontro al nemico. E su di essa viaggiavano pure il maresciallo e l’appuntato dei carabinieri in servizio di ordine pubblico. E poi c’era la bicicletta inforcata da grandi campioni come Coppi e Bartali che faceva sognare l’Italia; le loro salite vittoriose sui passi dolomitici, sui Pirenei in Spagna e le fughe dal gruppo sulle pianure di Francia facevano rinascere negli italiani un po’ d’orgoglio nazionale, dopo le tragiche vicissitudini di una guerra perduta dalla parte sbagliata. Ma la bicicletta era servita anche a salvare l’onore nazionale durante l’occupazione nazifascista. Su di essa avevano

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Comunicato su mancato numero legale Consiglio VII Municipio – Mozione su Autodemolitori Via dell’Almone

Giugno 25, 2015 Ambiente

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Comunicato Stampa

Giugno 11, 2015 Ambiente

Comunicato stampa

Autodemolitori: qualcosa si muove

Con l’avvicinarsi del 30 giugno, data scadenza della proroga concessa dalla Delibera 181 del 2014, mercoledì 10 giugno 2015 si è tenuta la riunione della Commissione Ambiente di Roma Capitale. Si è così venuto a sapere che verranno trasferiti, presso l’area comunale di Osteria Nuova, gli sfasci di: Ostiense-Acqua Acetosa, quelli di via dell’Almone e quelli di Centocelle per un totale di 14 sfasciacarrozze. Inoltre, a seguito di una vivace discussione, la Commissione ha deciso di chiedere alla Giunta Comunale di non concedere una nuova proroga.

Alla riunione della IV Commissione Consiliare Ambiente erano presenti tutti i consiglieri (evento raro ma comprensibile vista la situazione del Campidoglio), l’Assessorato al Patrimonio, l’ing. Solinas responsabile tecnico della delocalizzazione degli autodemolitori , l’assessore del VII Municipio Morgia e il presidente del V Municipio. Per la Comunità Territoriale c’era il Comitato per il Parco della Caffarella, il Comitato Arco di Travertino e quello del Quadraro. 

L’ing. Solinas, per conto dell’amministrazione, ha presentato la seguente proposta: delocalizzare gli sfasci di Acqua Santa-Ostiense, via dell’Almone e Centocelle (per un totale di 14 sfasci) presso l’area comunale di Osteria Nuova. Gli operatori trasferiti eseguiranno a loro carico le opere di urbanizzazione previste, le cui spese verranno poi detratte dal canone di locazione che dovrebbero versare al Comune. Nel frattempo verrebbe effettuata una nuova proroga di un anno a restare “in loco”, per tutti gli sfasci. La proposta ha suscitato un coro unanime di proteste: una nuova proroga sarebbe inaccettabile. Il presidente del V Municipio e la maggior parte dei consiglieri i ha fatto presente la situazione grave degli sfasci di Centocelle. Per il VII Municipio l’assessore Morgia ha parlato della situazione degli sfasci di via Palmiro Togliatti. La funzionaria dell’Assessorato al Patrimonio ha comunicato che, dopo anni in cui gli sfasci risultavano morosi, gli uffici dell’assessorato si sono rifiutati di sanare questa situazione illegittima facendo pagare i canoni arretrati di locazione. Infine c’è stato l’intervento del Comitato per il Parco della Caffarella, per conto della Comunità Territoriale del VII Municipio, che ha fatto presente la situazione degli sfasci di via dell’Almone, situati in pieno Parco dell’Appia Antica, dove Ente Parco, Soprintendenze, Regione Lazio e lo stesso Comune di Roma avevano già deciso da anni una delocalizzazione che mai era stata attuata. Viene inoltre comunicato che sono oltre 500 le firme raccolte dalla petizione on line, proposta dalla Comunità del VII Municipio, contro la proroga e per una tempestiva delocalizzazione degli sfasci di via dell’Almone .

La Commissione ha infine cons...

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Progetto Bretella Ferroviaria

Giugno 1, 2015 AmbienteMobilità e Trasporti

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