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Il sindaco Marino a Romanina

Marzo 28, 2015 Politica

Accompagnato dall’assessore Maurizio Pucci ha ascoltato la lunga lista dei problemi irrisolti dei quartieri del VII municipio oltre il GRA. In arrivo un nuovo regolamento sui Consorzi per le opere a scomputo
di Aldo Pirone – 27 marzo 2015
L’incontro con il Sindaco Marino organizzato dal Centro anziani di via Gregoraci a Romanina lunedì scorso è stato l’occasione per molti cittadini e molti Comitati di quartiere del VII municipio per fare presente i cronici problemi della periferia sud di Roma e per il primo cittadino di illustrare le attività della giunta comunale in questi primi 20 mesi di governo.

Ignazio Marino

Mesi tormentati, non privi di difficoltà derivanti da un’eredità pesante sia sotto il profilo finanziario che etico sprofondato nel terremoto di “Mafia capitale”. Un tormento che non accenna a finire viste le quotidiane irruzioni della Magistratura nel malaffare cresciuto in questi ultimi lustri sia a livello politico sia burocratico e che continuano a mietere “vittime”.

All’incontro erano anche presenti numerosi consiglieri municipali, il presidente del Consiglio Ascenzo Villa e il vicepresidente del Municipio nonché assessore ai lavori pubblici e mobilità Franco Morgia direttamente interessato per competenza alle tematiche delle periferie. Assente, invece, perché in vacanza in Argentina la Presidente Susi Fantino.

Marino, accompagnato dal neoassessore ai lavori pubblici Maurizio Pucci, ha pazientemente ascoltato per circa quattro ore i capienti “cahiers de doléances” del “terzo stato” delle borgate periferiche di questa parte di città protesa, soprattutto nella sua espansione cementizia, verso i Castelli romani.

Il Sindaco, dopo la presentazione del Presidente del Centro anziani che si è soffermato anche sul problema dei Consorzi per le opere a scomputo lamentando critiche ingenerose verso questi strumenti, ha con apposite slide – Renzi  insegna– resi edotti i numerosissimi presenti dei provvedimenti, dei progetti, delle azioni moralizzatrici che la sua amministrazione ha impegnato in questi mesi di passione per cambiare Roma, per renderla una vera metropoli europea e riscattarla dal fango in cui è stata gettata.

Uno sforzo lodevole sotto il profilo dell’impegno personale e dell’onestà che gli è stato riconosciuto anche da chi, ha dichiarato, sinceramente, di non averlo votato. Uno sforzo che però, occorre notare, finora non ha avuto il riscontro di significative realizzazioni nelle periferie, a cominciare dai piani particolareggiati di recupero delle zone “O”, o almeno di un loro avvio.

Non è possibile dare conto dettagliatamente di tutti i problemi, le lamentele e le proposte avanzate dagli intervenuti, dai comitati di quartiere di Romanina, Centroni, Vermicino, Nuova Tor Vergata, Campo Romano e singoli cittadini. Ma su alcuni punti particolarmente sentiti si può dire che la discussione è stata particolarmente vivace e alla fine produttiva. Un gruppo di abitanti della 167  Romanina ha vivacizzato l’assemblea  innalzando uno striscione per segnalare al Sindaco le problematiche di utilizzazione da parte dei residenti della nuova scuola di via Petrocelli.

La questione che ha tenuto banco è stata quella dei Consorzi delle opere a scomputo. Particolarmente efficace su questo tema è stato l’intervento di Puccinelli di Castelverde, un pioniere della formazione dei Consorzi, che ha sottolineato con forza che occorre rimettere mano a questi strumenti per farli tornare allo “spirito fondativo del ‘96” quando si proposero, e nei primi anni affettivamente lo furono, come un elemento innovativo e democratico di autogestione per le opere di urbanizzazione primaria nelle ex borgate abusive. Su questa scia sono intervenuti i Comitati di quartiere di Gregna, Osteria del Curato, Morena e alcuni cittadini di Centroni e Vermicino lamentando la mancanza di trasparenza nell’operato dei Consorzi e chiedendo all’amministrazione comunale una nuova stagione di controlli, verifiche e programmazione degli interventi alla luce degli interessi generali dei quartieri che comprendono queste realtà.  E’ stato anche rilevato, per la verità, che i Consorzi hanno patito e patiscono la farraginosità delle procedure burocratiche e i ritardi paurosi nella realizzazione dei Piani di recupero delle zone “O”.

La Comunità Territoriale dal canto suo ha posto, nella necessaria sinteticità dei tre minuti a disposizione, la questione dell’imminente Giubileo. Ovvero ha chiesto un piano d’interventi nel nostro Municipio strettamente legato a quello previsto dal Campidoglio da terminare prima dell’apertura della Porta Santa l’8 dicembre prossimo. Tutti interventi non faraonici e possibili nei nove mesi che ci separano dall’avvio dell’evento. L’idea guida è che il Giubileo deve riguardare tutta la città anche le zone periferiche, perché, come dice uno slogan capitolino, “Roma è tutta Roma”.  Nel nostro territorio, ha elencato il rappresentante della Comunità, vi sono annosi problemi di sicurezza e accoglienza non risolti. Non si può arrivare al Giubileo senza aver risolto, per esempio, i casi di Palazzo Selam e i campi rom della Barbuta e via Schiavonetti.  Inoltre non si possono accettare senza intervenire le violazioni della legalità come quelle delle occupazioni di via Flavio Stilicone, degli abusivi di Tor Fiscale e dell’appropriazione di aree verdi pubbliche da parte di un allevatore di cavalli a Tor di Mezzavia. Sul piano della mobilità si deve rendere maggiormente fruibile la stazione FS di Capannelle, dove si fermano circa cinquanta treni al giorno che in otto minuti arrivano a Termini. Così per la mobilità dolce tanto cara al sindaco: si può rendere agibile la pista ciclabile Morena-Circo Massimo intervenendo sui punti di raccordo mancanti. Queste opere servirebbero anche ad allargare il circuito turistico archeologico alla “Grande bellezza” degli Acquedotti romani. La Comunità Territoriale ha fatto anche osservare al Sindaco che nella sua illustrazione aveva parlato dei nuovi tram, ben sette previsti a Roma, che nel suo programma elettorale, più sobrio e fattibile, ne erano stati promessi tre tra cui quello su viale Togliatti facente parte del più ampio progetto Saxa-Rubra Laurentina, l’unico approvato dal Consiglio comunale, Del. 57/06, frutto di una delibera d’iniziativa popolare. Sta di fatto che di cantieri aperti non se ne sono visti mentre gli annunci sono lievitati.  Infine, sui Consorzi, la Comunità mentre non ha condiviso quanto detto nell’introduzione del Presidente Luciano Paiella ha invece concordato con quanto ha rilevato Puccinelli, ribadendo la necessità di trasparenza e operatività di questi importanti strumenti che vanno rivitalizzati. Ha poi consegnato al Sindaco una breve documentazione delle richieste d’incontro fatte agli amministratori – compreso il primo cittadino – rimaste inevase e del dibattito svoltosi in questi mesi sui giornali locali. I comunitari hanno tenuto a evidenziare che, essendo ben consci dei grandi problemi materiali e morali della città ereditati dal passato, non solo prossimo per la verità, non hanno mai pensato che per risolverli bastasse un tocco di bacchetta magica. Chiedono solo al Sindaco e alla sua giunta serietà e concretezza d’interventi e, soprattutto, una disponibilità vera alla partecipazione dei cittadini che non “vanno solo sentiti, ma ascoltati”.

Nelle sue risposte il Sindaco ha ripreso l’idea del Giubileo che deve coinvolgere tutta la città e anche il discorso di stringere sulle opere fattibili. In questo senso ha annunciato la speranza di anticipare l’arrivo della metro C a San Giovanni.

L’assessore Pucci, tra le altre cose cui ha risposto, ha riconosciuto la criticità problematica dei Consorzi delle opere a scomputo e la necessità di metterci le mani. A questo proposito ha informato che si sta procedendo alla definizione di un nuovo regolamento che sarà portata, quanto prima, alla discussione con i cittadini organizzata specificamente dal Municipio.

Insomma il dibattito è stato corposo e per niente ovattato. Si sono sentite anche diverse voci critiche verso la Presidente Fantino. Purtroppo è mancato un qualche contributo dei rappresentanti municipali presenti.

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Consorzi opere a scomputo in VII Municipio. “Caro Marino ti scrivo”

Marzo 20, 2015 Politica

La Comunità Territoriale continua a chiedere un impiego trasparente di ingenti risorse pubbliche nelle ex borgate di periferia. Chiamato in causa il Sindaco Marino. L’impegno del Municipio

di Aldo Pirone (tratto da Abitarearona.net) – 19 marzo 2015

La Comunità Territoriale del VII Municipio unitamente ai Comitati di quartiere interessati ha chiaro il problema dei consorzi e delle opere a scomputo. Che però non è solo locale. A Roma, stando a quanto si legge sul sito capitolino, vi sono 140 consorzi di autorecupero con 40.000 iscritti per 120.000 cittadini interessati.
Non è detto a quanto ammontino le risorse che sono a disposizione di questi enti per le opere di urbanizzazione primaria e secondaria da realizzare nella periferia più sofferente. Probabilmente diverse decine se non centinaia di milioni di euro.
Sono soldi, come è noto, dovuti dai consorziati all’erario pubblico per le opere di urbanizzazione che possono essere gestiti dagli interessati facendo direttamente le opere necessarie, a scomputo per l’appunto, nell’ambito del perimetro consortile.

A tutt’oggi, è scritto nel sito, i progetti riguardanti l’illuminazione pubblica prevedono l’installazione di circa 5.000 lampioni e interessano 160 km di strade, di cui completati: 16 km (Stagni di Ostia e Corcolle est)
– lavori in corso: 50 km (Case Rosse, Ponte di Nona Prato Fiorito, Borghesiana, Colle del Sole, via Boccea km. 10-11-12)
– lavori in fase di progettazione: 64 km
Per le fognature sono stati progettati interventi per la realizzazione di 170 km di cui:
– lavori completati: 50 km
– lavori in corso: 70 km
– lavori in fase di progettazione: 50 km

Dopo circa vent’anni di attività consortile il bilancio delle realizzazioni sembra davvero scarno.

In VII Municipio le risorse disponibili potrebbero aggirarsi sui 10 milioni di euro da impiegare per risolvere alcuni problemi impellenti di urbanizzazioni primarie in quartieri come Centroni, Gregna, Vermicino, Osteria del Curato. In una situazione di penuria di soldi pubblici in cui si susseguono anno dopo anno bilanci comunali di tagli “lacrime e sangue” – per lo più determinati dall’incapacità finora ampiamente praticata di stanare l’evasione fiscale, la corruzione e lo spreco di denaro pubblico – avere a disposizione un “tesoretto” pronto per essere impiegato non dovrebbe apparire di poco conto al Sindaco e agli assessori competenti.

Ed è esattamente questa la questione che è stata posta dai comunitari del VII Municipio all’amministrazione comunale insieme al problema connesso della gestione dei Consorzi.

L'assessore Masini al Centro Anziani del QuarticcioloL’assessore Masini, richiesto un incontro nel settembre scorso, ha fatto orecchie da mercante per poi trasmigrare ad altro assessorato con il rimpasto di giunta di fine anno.
Idem il suo successore l’assessore Pucci e il neoassessore alla legalità e trasparenza Sabella interpellati il 31 gennaio.
Stesso mutismo ha assalito, almeno fino ad ora, il presidente della commissione lavori pubblici comunale Dario Nanni a cui è stata richiesta un’audizione sul tema in questione il 26 febbraio.

Luigi NieriIl vicesindaco e assessore alle periferie Nieri invece, partecipando ad una pubblica assemblea nella sala “rossa” municipale il 6 febbraio scorso, presente anche la presidente del Municipio Susi Fantino, ha riconosciuto l’esistenza del problema e la necessità di rivedere le normative comunali che regolano le Associazioni consortili di recupero urbano (ACRU) per renderle più adeguate alle esigenze di trasparenza e operatività.

Da parte sua il Municipio, e segnatamente la commissione urbanistica, il 2 marzo ha cominciato ad affrontare la questione con la fattiva collaborazione di tutti i consiglieri sia di maggioranza sia di minoranza esaminando due deliberazioni, una sui Consorzi l’altra sul rilancio dei piani particolareggiati delle zone “O” da portare prossimamente in Consiglio municipale.

Chi invece sembra non aver capito, o forse ha capito fin troppo bene, il rilievo non solo economico ma politico, amministrativo e anche etico del problema è l’“Assessorato ai Lavori Pubblici, Infrastrutture, Manutenzione Urbana, Protezione Civile e Progetti Speciali di Roma Capitale” che il 10 marzo alle richieste di confronto, discussione e trasparenza ha risposto stizzito con una riga: “Stiamo approntando la stesura di un nuovo regolamento che presenteremo entro 60 giorni”. Della serie “scansati ragazzo e lasciami lavorare”. Alla faccia della partecipazione dei cittadini e dei comitati loro rappresentanti.

La Comunità Territoriale ha percepito un qualche imbarazzo, per non dire una sorda resistenza, di chi è preposto ai rapporti con i Consorzi. Ma anche timori e difficoltà ingigantiti dal clima che circonda la burocrazia dell’amministrazione comunale sottoposta, dopo l’emergere dello scandalo “Mafia capitale”, all’esame dei tre prefetti che con l’aiuto di personale specializzato dei carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza, stanno passando al setaccio l’attività amministrativa pregressa.
Sindaco Marino DajePerciò ha deciso di rivolgersi al Sindaco chiamandolo, anche in base alle sue persistenti dichiarazioni di volontà moralizzatrice, a un impegno politico di trasparenza con una lettera del coordinatore Maurizio Battisti a lui diretta in cui, tra l’altro, si denuncia: “L’istituzione negli anni ’90 delle ACRU (Associazioni Consortili Recupero Urbano), rispose ad un’esigenza democratica di autogoverno del territorio. In sostanza, gli oneri concessori dovuti per il condono edilizio, invece di essere versati al Comune potevano essere gestiti dai consorziati che, sotto il controllo dell’Amministrazione comunale, procedevano direttamente alla realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria dentro il perimetro territoriale dei Consorzi medesimi.
Con l’andare del tempo questo controllo da parte dell’Amministrazione è andato affievolendosi e l’autogestione dei Consorzi si è completamente allontanata dalle norme che li regolano.
Nel nostro Municipio i Comitati di quartiere (eletti dalla cittadinanza secondo apposita Delibera), sono più volte intervenuti in ordine al come e per che cosa vengono impiegate le risorse, a volte assai ingenti, da parte di questi Consorzi. Anche sulla vita interna agli stessi, ‘normali’ sono divenute le inadempienze verso gli aderenti, che non vengono coinvolti nelle scelte economiche operate”.

La lettera poi evidenzia il rilievo e il nodo politico del problema: ”In sostanza, almeno per quel che riguarda il nostro territorio, ma crediamo che le cose non vadano diversamente anche in altre zone della città dove sono presenti questi Enti consortili, la questione di una programmazione e realizzazione partecipata delle opere a scomputo fra Consorzi, Comitati di quartiere e Istituzione municipale e comunale è quanto mai sentita”. Si chiede infine un incontro a breve.

Finora il Sindaco non ha dato segni di vita. Probabilmente l’inaspettato annuncio del “Giubileo della misericordia” sta assorbendo quasi tutta la sua attenzione e quella dei suoi collaboratori tecnici e politici.

Sarebbe doveroso da parte sua tener conto, però, che anche le ex borgate in periferia aspettano un po’ di misericordia. Da lui.

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Piano “Roma è tutta Roma”

Marzo 9, 2015 Politica

Il Piano del Campidoglio “Roma è tutta Roma” prevede per il nostro Municipio i seguenti interventi:

Piano Potature:

Via Fabiano Venanzio
Via Segesta
Via Beata Maria de Matias
Largo Pannonia
Via Pannonia

Piano illuminazione led:

Via Lucrezia Romana
Via Roberto Paribeni
Via Pietro Crostarosa
Via Gian Rnaldo Carli
Via Giusto Fontanini
Via Michele Migliarini
Via Giulio Emanuele Rizzo
Via Alessandro della Seta
Via Antonio Salinas
Via Lucio Mariani
Via Paolo Orsi

Piano pedonalizzazione con sampietrini:
Via Alessandro della Seta

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Consorzi Municipio VII: i cittadini chiedono più trasparenza

Febbraio 4, 2015 Politica

La Comunità Territoriale del Municipio VII torna a chiedere alla Giunta Marino più “trasparenza e partecipazione” sull’utilizzo degli oneri a scomputo che versano le associazioni consortili

Trasparenza e partecipazione nelle scelte. Le realtà associative che fanno parte della Comunità Territoriale del VII, tornano a chiedere un incontro a Roma Capitale, per discutere dei loro quartieri. Ed in particolare, dell’utilizzo delle risorse derivanti dagli oneri a scomputo.

LO SCOLLAMENTO – Non è la prima richiesta del genere. Già lo scorso 18 ottobre, un’analoga istanza era stata rivolta all’Assessore Masini...

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Opere a Scomputo delle Associazioni consortili di Recupero urbano

Gennaio 31, 2015 Politica

All’assessore ai Lavori Pubblici, infrastrutture, manutenzione urbana, protezione civile e progetti speciali di Roma capitale

 Maurizio Pucci

 Al Vicesindaco e assessore al Personale, lavoro e periferie Di Roma Capitale

 Luigi Nieri

 All’assessore Legalità, alla trasparenza, contratti, appalti, beni confiscati alla mafia e contrasto all’usura di Roma Capitale

 Alfonso Sabella

 e, p.c.

  al Sindaco di Roma Ignazio Marino

                                                                                                      alla Presidente del VII Municipio Susanna Fantino

Oggetto. Opere a Scomputo delle Associazioni consortili di Recupero urbano

Egregi assessori,

il 18 ottobre sc...

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