Osteria del Curato: gli oneri concessori finiscono nel parco della Romanina

Ottobre 3, 2014 Politica

Un fabbricato di 75 mq con biblioteca, spogliatoio bagni ed infermeria, potrebbe essere realizzato nel parco di Romanina, con risorse economiche che dovevano esser destinate ad Osteria del Curato. E i residenti minacciano le vie legali

Una struttura in cemento armato, di complessivi 75mq, potrebbe a breve vedere la luce  all’interno del parco della Romanina. I soldi per realizzare l’edificio però, arrivano da un quartiere neppure confinante: Osteria del Curato. Ma soprattutto, sembra che la decisione sia passata sopra le teste dei residenti.

LE RISORSE IN BALLO – Si parla di quasi 180mila euro. Tanti soldi, che deriverebbero dagli oneri concessori per la realizzazione di alcuni edifici nel quartiere di Osteria del Curato. Soldi che dovrebbero, quindi, essere spesi in quell’area e che però, sembra siano destinati a tutt’altro. E per la precisione ad un edificio che consta di una biblioteca, tre bagni, uno spogliatoio ed un’infermeria. A decine di chilometri di distanza dallo storico quartiere al confine col G.R.A.

RESIDENTI INASCOLTATI – La proposta, non è piaciuta alla Comunità territoriale del VII che ha deciso di denunciarla tramite il proprio portavoce. “ Risulterebbe accolta la richiesta avanzata dal Consorzio ‘Lucrezia Romana’ di trasferire oneri prodotti nel territorio di Osteria del Curato, in area Romanina, al fine di realizzare opere presso il Centro Anziani omonimo – premette Maurizio Battisti, portavoce della Comunità Territoriale –  Una tale decisione, assunta peraltro senza alcun accordo con la cittadinanza di Osteria del Curato, né tanto meno con gli aderenti al Consorzio riuniti in regolare assemblea, entra in contrasto con le esigenze di opere di urbanizzazione primaria presenti nel territorio”.

LE RICHIESTE – La vicenda, potrebbe tirare per le lunghe.  “A nostro giudizio – riprende Battisti – c’è un evidente carattere di illegittimità sotto il profilo normativo che sarà oggetto di approfondimento, laddove si rendesse necessario, in sedi legali”. I residenti sembrano esser scesi, quindi, sul piede di guerra. Il processo tuttavia, non è irreversibile. “Chiediamo, in via conciliativa, che gli oneri ricavati nel territorio di Osteria del Curato vengano regolarmente destinati a risolvere le carenze urbanistiche locali – conclude Battisti –  in coerenza con le ragioni che hanno originato l’istituzione degli Enti consortili”. E per ridurre la forbice tra le esigenze del territorio e i progetti edificatori, la Comunità Territoriale del VII Municipio torna a chiedere “un incontro urgente per affrontare anche più in generale le problematiche relative alle “Associazioni Consortili di Recupero Urbano” che, nel tempo, hanno fatto registrare un completo scollamento di rapporto con la cittadinanza e le esigenze condivise”.