“Strage di alberi in via Sannio” Comitati contrari al cantiere Metro C

Novembre 13, 2013 AmbienteMobilità e Trasporti

alberi segati san giovanni
I cittadini protestano contro la segatura di circa 100 alberi secolari in via Sannio, per la realizzazione del cantiere della Metro C. Formano un presidio di fronte al cantiere, ma vengono allontanati dalle forze dell’ordine. Tagliati oggi quasi 40 alberi. “Ci era stato assicurato dal Campidoglio che gli abbattimenti sarebbero stati sospesi fino a lunedì”I primi alberi sono stati abbattuti questa mattina, gli altri entro la settimana. Il cantiere della metro C di via Sannio non fa sconti a nessuno. Più di 100 Fusti secolari da decine e decine di metri destinati ad essere segati per posizionare alcune cabine di raffreddamento per l’olio della talpa. I comitati parlano di vera e propria “strage ambientale” e invano hanno provato a fermare i lavori. Ci erano riusciti lo scorso luglio, non hanno potuto far nulla oggi, di fronte al taglio di quasi 40 fusti.

alberi via sannio 2

LE PROMESSE DEL CAMPIDOGLIO – E dire che anche stavolta avevano ricevuto delle rassicurazioni. “Ai comitati e alle associazioni che ieri avevano partecipato a una riunione all’assessorato all’Ambiente e insieme a Romametropolitane e al consorzio di imprese ‘Metro C – afferma in una nota il laboratorio Carteinregola – era stato assicurato che sarebbe stato fatto tutto il possibile per sospendere gli abbattimenti fino a lunedì, quando è prevista una riunione congiunta della commissione Ambiente, della commissione Trasporti e della commissione Bilancio, proprio dedicata alla metro C, per ascoltare le ragioni dei cittadini”.

 

ALLONTANATI DALLE FORZE DELL’ORDINE – La richiesta dei comitati era abbastanza semplice. Salvaguardare gli alberi e ripiantarli altrove, data l’impossibilità di realizzare il cantiere in un’altra area, come il mercato di via Sannio o l’area che ospita alcuni circoli sportivi, entrambe pubbliche. A inizio estate, poco dopo l’insediamento della nuova giunta, l’associazione Progetto Celio e il comitato Porta Asinaria avevano inviato una richiesta ufficiale per poter effettuare un sopraluogo con propri tecnici botanici nei previsti cantieri, per verificare la possibilità di mitigare l’impatto sugli alberi. Invece no, il comune ha preferito sacrificare l’unico polmone verde della zona. Così questa mattina gli operai sono arrivati e hanno iniziato a segare. E i cittadini, che presidiavano l’ingresso, sono stati allontanati delle forze dell’ordine. Chiedevano la tutela del verde, da veri facinorosi.

 

SALVAGUARDARE GLI ALBERI RIMASTI – L’ultima richiesta dei comitati, dopo la beffa di oggi, è quella di risparmiare almeno gli alberi rimasti e riposizionarli nelle aree limitrofe, come i giardini storici di Via Carlo Felice o l’isola verde di via Cesena, recentemente acquisita dal comune. Il coordinatore nazionale di Cantiere democratico Stefano Pedica, è pronto a scendere in piazza al loro fianco. “Sosteniamo la loro battaglia per il verde pubblico e, se sara’ necessario, nei prossimi giorni ci legheremo agli altri alberi che vogliono abbattere. Speriamo che Marino, il quale si è battuto tanto per la chiusura al traffico di via dei Fori imperiali, difenda allo stesso modo le piante secolari della citta’”. Anche perchè in bici, senza ombra, non è proprio la stessa cosa.

di Marco Carta (Paese Sera online)