Via i pullman da Tiburtina: la nuova stazione sorgerà ad Anagnina

Ottobre 31, 2018 Mobilità e Trasporti

Ok alla delibera che approva il progetto. Al Dipartimento lavori pubblici il compito di far partire la gara

Via i pullman da Tiburtina: la nuova stazione sorgerà ad Anagnina

I pullman interregionali, nazionali e internazionali in arrivo a Roma non fermeranno più a Tiburtina. La giunta Raggi ha infatti deciso di delocalizzare l’autostazione attualmente situazione in largo Guido Mazzoni su una porzione di area sita all’interno del ‘nodo Anagnina’. Sorgerà quindi qui il nuovo hub destinato alla sosta onerosa e alla fermata dei mezzi adibiti a linee di trasporto pubblico interregionali, nazionali e internazionali.
A stabilirlo una delibera di giunta con cui viene approvato il progetto definitivo dei lavori di riqualificazione della suddetta area, composto dagli elaborati progettuali e dal relativo quadro economico per un importo complessivo di 624.681,82 euro. L’opera è già stata inserita nel Piano investimenti 2018-2020 del Campidoglio in sede di assestamento di bilancio. 
Ad oggi nella stazione transitano oltre 8 milioni di viaggiatori ogni anno, 103 operatori del trasporto, circa 900 autobus giornalieri tra arrivi e partenze.
La Giunta con il provvedimento attribuisce al Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana l’incarico di redigere, validare e approvare il progetto esecutivo relativo ai lavori di riqualificazione dell’area in oggetto, finalizzati al rilascio, da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del nulla osta. Oltre al progetto affidato sempre al Simu anche l’incarico di far partire la gara con un’apposita procedura ad evidenza pubblica, in conformità alla normativa vigente, per la scelta del soggetto cui affidare l’esecuzione dei lavori.
L’idea del Campidoglio è però quella di individuare altre aree. Al Dipartimento Mobilità e Trasporti è stato infatti assegnato l’incarico di reperire sul territorio capitolino ulteriori aree da destinare ai servizi di autostazione, idonee sotto il profilo tecnico-trasportistico, al fine di agevolare l’intermodalità e l’organicità del trasporto con riferimento al complessivo sistema della mobilità cittadina.
Ormai quasi un anno fa, a ottobre del 2017, l’assessora alla Mobilità Linda Meleo aveva spiegato: “Abbiamo intimato a Tibus il rilascio dell’area”. Poi la denuncia: “Il consorzio Tibus occupa questi spazi abusivamente da marzo 2016 e noi lo sappiamo bene dato che ci siamo rifiutati di prorogare questa concessione, del tutto surreale, sottoscritta nel 1999”. L’intento era quello di mettere a gara il servizio e dopo un anno qualcosa finalmente si muove.
Intanto però il mancato aggiornamento del canone per la concessione della gestione dell’autostazione Tibus a Tiburtina avrebbe causato alle casse del Campidoglio perdite per 4 milioni di euro. Ad accertarlo il Nucleo anticorruzione della Guardia di Finanza al termine di un indagine coordinata dalla Corte dei Conti di Roma. Il danno erariale, secondo i magistrati contabili, è ascrivibile a sei dirigenti comunali che nel 2008, scaduta la concessione risalente al 1999, hanno prorogato l’affidamento fino al 31 marzo del 2016 alle stesse condizioni economiche (circa 90 milioni di euro all’anno pari 47 mila euro).
Da Roma Today del 30/10/2018
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