“Abbiamo atteso che si inaugurasse l’apertura del centro polifunzionale per fare le dovute considerazioni e per non fare i disfattisti ante fatto, la realtà è sotto gli occhi di tutti.
Innanzi tutto mi sembra doveroso dare il benvenuto nel nostro quartiere a tutti gli operatori commerciali del Centro Polifunzionale Appio che hanno dato impiego a tante gente, anzi essendo stata invitata all’inaugurazione di Decathlon, ho visto che quasi tutti gli addetti alla vendita erano giovanissimi. Ben vengano tutte quelle attività che danno input al mondo del lavoro e che fanno circolare moneta.
Questo però non ci esime dal constatare che purtroppo i nostri timori non erano infondati. Mi spiego. Lo scopo per cui è stato pensato il centro, ossia il trasferimento del mercato rionale da piazza dell’Alberone all’ex Stefer è stato del tutto disatteso, il mercato continuerà a rimanere all’Alberone per chissà quanto tempo ancora poiché i locali in cui doveva trasferirsi non sono stati ultimati dal costruttore e dovranno essere ultimati da un nuovo appaltatore con fondi che dovranno ancora essere reperiti.
Piazza dell’Alberone non potrà essere riqualificata, direi anzi bonificata, perché ancora occupata dal mercato e dai topi che continuano ad albergare e riprodursi indisturbatamente e raggiungono liberamente anche l’interno delle abitazioni che insistono sull’area. Le vie limitrofe che dovevano essere sistemate per consentire un uso più razionale dei parcheggi non hanno visto alcuna miglioria, anche le potature arboree sono state rimandate aspettando la riqualificazione generale dell’area mai avvenuta. Forse si aspetta che si spezzi qualche altro albero per fare poi la parata istituzionale!
I parcheggi pubblici, una parte dei quali erano destinati ai residenti, che fine hanno fatto?
Gli ambulanti continuano a sostare lungo i marciapiadi fra piazza dell’Alberone e via Raffaele De Cesare.
E’ stato studiato un piano di viabilità, o si intende per piano di viabilità il divieto di sosta o di fermata da via Furio Camillo a via Raffaele De Cesare fino al 4 aprile? L’intero quadrante è andato in tilt nonostante la presenza massiccia di vigili urbani. Ho chiesto loro delucidazioni, mi hanno detto di avere avuto disposizioni di presidiare quel tratto di strada, altro non sapevano. A pagare lo scotto sono ancora una volta i residenti.
Mi chiedo se sia possibile aprire al pubblico un esercizio quando ancora ci sono i lavori in corso.
A quanto pare le norme sulla sicurezza devono essere rispettate solo dai comuni mortali.
I comitati e le associazioni del quartiere, nonostante varie e ripetute richieste, non sono stati mai sentiti, non sono mai state fornite pubbliche spiegazioni su quanto stava e sta succedendo.
Il Sindaco Marino ha risposto a dicembre ad una nostra missiva dell’ottobre 2015 in cui evidenziavamo le nostre preoccupazioni, limitandosi a riferire che la gestione delle postazioni ambulanti è di competenza del Municipio come da Convenzione Urbanistica del 28.10.2013. Nell’area in questione non è previsto un piano di viabilità poiché, secondo le previsioni dei nostri rappresentanti comunali, non si sarebbe verificato alcun intensificarsi di transito considerata la presenza della metropolitana e che lo scarico e carico delle merci avverrà all’interno dell’edificio. Non si dice quando si trasferirà il mercato. Ci informa invece che l’ultimo Accordo di programma negli spazi pubblici oltre al mercato, che non si dice quando si trasferirà, prevede uno spazio di 837 mq. al primo piano, con ingresso autonomo di strada che, da Convenzione, sono affidati al Municipio e che dovrebbe ospitare una palestra con annessi spogliatoi
Ribadisco ancora una volta, il Comitato di quartiere è favorevole all’apertura del centro polifunzionale e alle attività commerciali che attorno ad esso ruotano, ma nello stesso tempo chiede con forza il trasferimento immediato del mercato, la riqualificazione e sistemazione delle aree limitrofe, i parcheggi per i residenti, l’istituzione di una biblioteca e sala multifunzionale e non la palestra visto che il quartiere ne conta a decine.
Queste sono le nostre legittime richieste”.
Presidente Comitato di Quartiere Appio Alberone