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Saxa Rubra-Togliatti-Laurentina. Un desiderio chiamato tram

Febbraio 3, 2016 AmbienteMobilità e Trasporti

Saxa Rubra-Togliatti-Laurentina. Un desiderio chiamato tram
L’attualità di un progetto, ignorato per 10 anni dalle amministrazioni di centrosinistra e centrodestra, che riqualificherebbe le periferie interne al GRA dando un ancoraggio alla trasformazione policentrica della città verso est
di Aldo Pirone – 3 febbraio 2016

Il 6 febbraio di dieci anni fa l’allora Consiglio comunale di Roma approvò all’unanimità una delibera d’iniziativa popolare, la 37/2006, che stabiliva di dare avvio a un progetto partecipato per la creazione di una grande infrastruttura di moderna mobilità ecologica da Saxa Rubra a Laurentina, chiamata Tram per comodità comunicativa. La delibera era stata promossa da una fitta rete di comitati di cittadini che, nel 2005, in 90 giorni di mobilitazione, erano riusciti a raccogliere quasi undicimila firme certificate per portare in discussione il progetto nell’aula di Giulio Cesare.
La delibera d’iniziativa popolare n. 37/2006

Fra le delibere d’iniziativa popolare fu l’unica che riuscì ad entrare nel Consiglio capitolino ed uscirne viva, approvata, vista l’oggettiva bontà della proposta, all’unanimità dal centrosinistra, allora governante con la giunta Veltroni, e dall’opposizione di centrodestra.

Nello stesso tempo, però, l’amministrazione Veltroni realizzò, sul tratto di viale Togliatti, l’impropriamente detto corridoio di mobilità. Impropriamente detto, perché fu fatto istituendo delle corsie preferenziali esterne al grande square, largo più di 25 metri, del viale. Solo il primo tratto, quello appartenente all’ex X municipio, fu costruito al centro per mancanza, fortunatamente, di alternative. Al centro dello square, in alcuni tratti attraversanti popolosi quartieri come Centocelle, Quarticciolo, Colli Aniene, furono invece realizzati i parcheggi per automobili, tanto per significare, malgrado i tanti stentorei proclami dicessero il contrario, che la cura dell’auto veniva prima “cura del ferro”.

I cittadini che si erano battuti per ben altro, battezzarono subito l’opera come il “corridoio Tafazzi”. Perché invece di agevolare e risolvere i problemi della mobilità lungo quell’arteria di 7 km li avrebbe resi più gravi e persino più pericolosi. Per abbellire l’opera e renderla più digeribile alla cittadinanza fu realizzata, questa volta sullo square, una...

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Proposte per la Mobilità

Febbraio 6, 2014 AmbienteMobilità e TrasportiPoliticaUrbanistica

PROPOSTE PER LA MOBILITA’ NEL TERRITORIO DEL VII MUNICIPIO

L’approccio del PGTU, per come ci è stato presentato, ci sembra riduttivo e minimalista negli obiettivi a fronte di una situazione della mobilità a Roma drammatica, soprattutto per un territorio come il nostro che soffre il pendolarismo da e per i Castelli Romani; insomma manca nel complesso un approccio risolutivo e su area vasta.

Di seguito riportiamo le idee e proposte dei comitati del 7° municipio.

Considerazioni generali

I problemi della mobilità a Roma hanno indubbiamente una radice urbanistica. Si è costruito per anni in base a convenienze e interessi particolari, più o meno forti (dal grande costruttore al piccolo abusivo), non in base alle esigenze della collettività e, in primis, di quelle legate a una mobi...

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Parcheggio Arco di Travertino. Una cattedrale deserta.

Gennaio 31, 2014 Mobilità e Trasporti

Sette anni di lavori per un costo di 35 mln. Mille posti auto utilizzati per meno di un terzo. L’area pubblica ancora senza i servizi ipotizzati

I lavori sono durati 7 anni e sembravano non finire mai. Iniziati con Veltroni nel 2006, finiti con Alemanno nel 2012, poi, finalmente, il 28 settembre Marino ha inaugurato ed aperto il parcheggio all’Arco di Travertino. Una gran bella opera su tre livelli interrati con stalli per circa mille auto (997) e sopra un’area di 3.500 mq. da adibire a servizi. Il parking è stato concepito come nodo di scambio con la metropolitana e i capilinea degli autobus 85, 409, 657, 671 e 765...

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